Il feudo di Montemiletto appartenne per quasi cinque secoli ai componenti del casato dei Tocco discendenti per via mascolina da Pietro di Tocco.

Il loro Stemma è d’argento a tre fasce ondate di azzurro e sul cimiero è rappresentato il pegaso alato, il loro motto è : Si Qua Fata Sinant.

Una delle principali fonti storiche riguardo a questa nobile famiglia è rappresentata dal loro preziosissimo archivio depositato nell’Archivio di Stato di Napoli.

Oltre all’immenso archivio privato della famiglia, un’altra importante fonte di informazioni, per quanto riguarda il ramo greco, è la Cronaca dei Tocco di Cefalonia, opera pubblicata da Giuseppe Schirò nel 1975.

I Tocco, intorno al 1200, dopo essersi stabiliti nel beneventano si posero a servizio dei vari regnanti, degli Svevi prima e degli Angioni dopo, e grazie a generose concessioni ottenute dai vari Sovrani riuscirono ad accumulare un notevole patrimonio poi incrementato da abili scelte matrimoniali e cospicui lasciti ereditari.

Tutto questo gli consentì di poter esercitare una potente signoria soprattutto nel Principato Ultra, ma hanno posseduto altri feudi in altre regioni italiane e in oriente. Al ramo greco di questa famiglia competevano molti titoli nobiliari, tra i quali quelli di Principe di Acaja, Duca di Cefalonia e di Leucade, Despota dell’Arta e Conte di Zante.

Agli inizi del trecento, questa nobile famiglia si divise in due rami collaterali, quello greco e quello napoletano, ma quest’ultimo dopo poche generazioni si estinse.

Un loro antenato, Pietro II di Tocco, possedeva molti beni come il castello di Morrone, dei casali a Corfù e delle case vicino a Napoli e nel 1370 acquistò anche la cappella di S. Aspreno nel duomo di Napoli facendola poi diventare la cappella gentilizia del proprio casato.

Il figlio di questo Pietro, Guglielmo II, nel 1383 acquistò il feudo di Montemiletto divenendone il primo signore e da lui inizia la linea dei Principi Tocco di Montemiletto, il cui titolo venne però acquistato da Giovan Battista di Tocco nel 1608.

Questo Guglielmo era anche il padre di Algiasio che avendo perso il feudo di Montemiletto per essersi ribellato alla Regina Giovanna II, dopo essersi rifugiato dallo zio Carlo I, Duca di Leucade e Desposta dell’Arta, ritornò in Italia e nel 1419 aiutato dagli zii, Filippo Filangieri di Candida e Gaetano Filangieri di Lapio, prese d’assalto il castello di Montemiletto.

Nel 1642 il Re Filippo IV concesse il Toson d'Oro a Carlo Tocco, mentre Leonardo veniva nominato tra i Grandi di Spagna di prima classe, divenne Gentiluomo di Camera e Consigliere di Stato dell’Imperatore Carlo VI d’Austria.

La linea familiare di Algiasio si estinse con Giovan Battista Tocco figlio di quel Giovan Vincenzo che nel 1567 aveva comprato il titolo di Conte di Montemiletto da Filippo II di Spagna.

Giovan Battista, ultimo erede quindi del ramo napoletano, prima di morire, non avendo avuto eredi diretti, investì ingenti somme per assicurarsi il privilegio, ottenuto il 4 giugno del 1611, di poter adottare due suoi lontani parenti, i due cugini Carlo e Leonardo.

I due ceppi familiari vennero così riuniti in un unico casato che poi si è definitivamente estinto nel 1885, dopodiché i loro beni e i loro titoli passarono ai loro parenti più prossimi, ovvero i Capece Galeota.

I Tocco hanno posseduto innumerevoli opere d’arte spesso realizzate da artisti eccellenti come Caravaggio, Solimena, Ribera e Vaccaro e commissionato anche molti dei loro ritratti; due di questi dipinti si trovano nella pinacoteca del Pio Monte della Misericordia di Napoli, si tratta di due grandi ritratti equestri, uno raffigurante Carlo di Tocco, opera attribuita a Agostino Beltrano (1648 circa) e un altro di Leonardo di Tocco del pittore Giovanni Stefano Maja, (1725 circa).

Anche il Principe Restaino di Tocco, nel 1780, commissionò il suo autoritratto e quello del defunto padre Leonardo di Tocco Cantelmo Stuart al noto pittore parmense Francesco Liani, entrambi raffigurati con i lussuosissimi abiti del Reale Ordine di S. Gennaro.

 

Famiglia Tocco: Gli stemmi

Famiglia Tocco: Cappella nel Duomo di Napoli

Famiglia Tocco: ritratti