Stemma con motto in antica lingua francese nel castello della Leonessa di Montemiletto.

Lo stemma si trova all’interno della corte del castello ed è posizionato sul portale seicentesco di ingresso al complesso monumentale.

Nella parte inferiore del suddetto manufatto è stato inciso un motto che ad oggi risulta essere anche la più antica iscrizione medioevale presente nel comune di Montemiletto.

Lo stemma è completamente abraso e la corona è martellata e pertanto da questo punto di vista non si può desumere nulla se non la forma dello scudo che sembra leggermente sagomato, mentre il motto riportato nel cartiglio, sotto lo stemma coronato, fornisce molti più spunti di interpretazione.

In quanto all'epoca la grafia sembra appartenere al basso medioevo o alla prima età moderna.

Il testo è scolpito in grafia tardogotica da un lapicida che valorizza il chiaroscuro con tratti grossi e tratti fini e si ritiene di leggere: Unn Dieu, unn Roy, unnne Foy.

Dunque un testo in francese antico, nella quale lingua si può ritrovare anche l’uso di ‘ung’ al posto di ‘un’, ipotesi questa che potrebbe essere indicata proprio dalla seconda ‘n’ in cui il secondo tratto discendente è posto in modo ricurvo sotto la lettera stessa.

Quindi un Ung Dieu, ung Roy, ungne Foy  che potrebbe significare “un Dio, un Re, una sola fede”.

Il testo, per tali motivi, potrebbe far pensare di più al periodo angioino; tuttavia il francese era lingua cortese anche prima e chi avesse adottato il motto potrebbe aver utilizzato comunque anche in seguito la medesima lingua.

La grafia tardogotica invece fa pensare di più al quattrocento, ma in ogni caso va ricordato che, in ambito spagnolo, il gotico, sia in architettura che in scrittura, perdura per tutto il Cinquecento e va dunque calcolata anche l’eventualità di impiego di una maestranza di tale provenienza.

Se l’interpretazione del testo, così come proposto da S. D’Anna, risultasse valida, potrebbe significare che si è inteso proclamare e sostenere la propria fede e quindi la propria lealtà a un solo Dio e a un solo Re.

L’uso di motti simili è attestato anche in altre varianti come nel caso dell’Ung Dieu, ung Roy, une Foy, une Loy, riportato nel manoscritto dei primi del Cinquecento che organizzava il commercio di spezie nelle principali fiere di Lione, oppure nell’ Ung Dieu, ung Roy, ungne Foy, ungne Loy, Un solo Dio, un solo re, una sola fede, una sola legge, cesellato su di un batacchio per porte in ferro battuto, di fattura italiana, risalente al 1600.

Un altro esempio estremamente interessante ci è dato da una tazza in argento della fine del XV sec., ancora una volta di provenienza francese, munita di base e bordo modanato, sul cui corpo compare uno stemma sormontato dall'iscrizione ad “usum monrii, B. Hub. In. Ardennis”, e nella parte alta l'iscrizione Ung God, ung Roy, Ugne Loy, Ugne Foy.