L’ex comune di Montaperto.

Il centro abitato di Montaperto, ora frazione del comune di Montemiletto, è stato un comune autonomo fino all’unità d’Italia.

Lo stemma comunale era composto da tre monti e da una croce potenziata uscente da quello centrale e intorno il motto: Montibus super apertis signum pacis.

I primi documenti redatti a Montaperto risalgono agli inizi dell’anno mille, tranne l’atto notarile del 979 d.C. con il quale Ademario, figlio di Sassone concede in pegno a Diletto una vigna in loco ubi curti Gualduli dicitur, finibus de predicto loco Monteaperto, nei pressi de una parte fine via Antiqua.

Nel 1097 la contessa Altruda, discendente dei conti longobardi e moglie di Eriberto conte di Ariano domina et rectrix del Castello di Montaperto, e di molti altri feudi, donò una chiesa posta in località San Nicola de Cibariis e le terre ad essa circostanti alla Badia di Cava dei Tirreni.

Nel 1119 il castello di Montaperto insieme a quello di Montemiletto venne distrutto e dato alle fiamme dal conte Rainulfo. In seguito Montaperto venne riportato nel catalogo dei baroni come un feudo di due militi ed era tenuto da un signore di nome Dionisio.

Il villaggio fortificato

Il centro storico di Montaperto è posizionato in un punto strategico rispetto alla valle del fiume Sabato su di un costone roccioso a circa 540 metri sul livello del mare.

Di questo antichissimo insediamento si identificano sostanzialmente due macro aree: il centro antico, munito di un recinto fortificato, nel quale era racchiuso il villaggio, rinforzato da torri circolari e rettangolari, verosimilmente realizzate in un periodo compreso fra il XIII e il XIV secolo, e il borgo medioevale al quale si accedeva attraverso diverse porte come ad esempio quelle di via Arco e porta S. Sebastiano.

Nel 1999 il Ministero per i Beni Culturali ha riconosciuto con apposito Decreto il notevole interesse storico e culturale di questo vasto comprensorio storico e architettonico.

Il Mastio

La costruzione di torri in pietra, mastio o donjon, sulle vette calcaree dominanti l’area del fiume Sabato dovette diffondersi nel corso del XII secolo ad opera dei normanni e rappresentava anche il cuore del complesso fortificato eretto nel punto più protetto oltre ad essere l'ultimo baluardo in caso di attacco.

Di queste strutture ne esistevano diverse tipologie: a base circolare e a pianta rettangolare o quadrata, con altezze variabili tra i 15 e i 20 metri, in quanto allo spessore delle murature lo stesso tendeva a diminuire gradatamente verso l'alto.

Il mastio di Montaperto ha dimensioni e caratteristiche architettoniche e strutturali molto simili a quello di Montemiletto: base rettangolare e pareti fortemente inclinate, pertanto, è alquanto probabile che entrambi siano stati costruiti, o meglio ricostruiti, nello stesso periodo storico e cioè subito dopo l’incendio del 1119 su preesistenti strutture risalenti all’età longobarda e che la loro fondazione risalga quindi al periodo normanno-svevo (metà del XII – inizio XIII secolo).