Si sono recuperati nei pressi del Centro storico alcuni frammenti di intonaco di capanna, di ceramica d’impasto protostorica di incerta datazione.

Contrada San Leucio

Nell’Archivio Vecchio di Avellino nel fascicolo n. 117 è conservata una lettera di tale Domenico de Vicariis (Avellino, 11-03-1910) che fa riferimento al rinvenimento di “una tavola in pietra con figura di epoca bizantina, alcuni capitelli e resti umani” da parte di tale Michele Brogna, fu Nicola, durante i lavori di scavo in un suo terreno nella frazione di Montaperto, in contrada San Leucio (o Pescara).

Loc. Mercogliani

E’ tutt’ora visibile una struttura muraria di età romana di notevoli dimensioni non chiaramente databile.

Loc. Valle Toppe

Il sito è posto su un terrazzo, sede di  insediamento del Bronzo antico (facies di Palma Campania). Una precedente occupazione dell’area risale alla fine del Neolitico (cultura di Diana).

L’assenza di evidenze relative al periodo calcolitico non permette di valutare una qualche soluzione di continuità tra i due abitati. Il sito è posto a breve distanza dalla loc. Valle di Montaperto.

Grotta di Orno

Una cavità scavata a mano nel tufo (lungh. 10 m, alt e largh. 3 m) è stata individuata in prossimità di un affluente del fiume Sabato. Un cunicolo si rileva sul lato sinistro dell’accesso. Si ignora la sua destinazione.

Loc. Cesura

Il nome sembra riferirsi ad un antico toponimo  che potrebbe intendere una chiusura rispetto all’ampio varco naturale che si apre dalla sottostante valle del Sabato in direzione del Calore.

Sono stati recuperati in superficie frammenti ceramici a vernice nera.

Via S. Eustacchio

Da questo luogo proviene il bassorilievo in pietra locale con lo stemma gentilizio della famiglia Filangieri, tale manufatto è stato recentemente donato al comune di Montemiletto.