Il sito appartiene al demanio ed è stato sede di un esteso abitato durante il Bronzo antico (facies di Palma Campania), preceduto da una frequentazione  durante il periodo eneolitico evoluto (facies di Laterza), ma  anche neolitico visto la presenza di un’ascetta  litica e di diversi  strumenti  o schegge di selce e di ossidiana.

È posto al centro  di una rete di dorsali paralleli percorse tra le valli dei fiumi Sabato e Calore.

Sono state fatte  ripetute ricognizioni nel corso dei due ultimi decenni. Alcuni anni fa un saggio è stato aperto dalla Soprintendenza archeologica di SA, AV e BN, che ha confermato l’esistenza su un settore del pianoro di un vasto abitato del Bronzo antico,  forse distrutto dall’eruzione delle Pomici di Avellino.

Di recente è stata messa in luce una tomba a cappuccina di epoca imperiale (II-IV sec. d. C.) appartenente verosimilmente ad un nucleo cimiteriale.

Il corredo era costituito da una lucerna in terracotta con tracce di vernice di colore rosso, una coppa di ceramica sigillata, due balsamari frammentari. I resti ossei umani non sono stati analizzati.